Tesoro, si è rotto il blog
Premesse e piccoli aggiornamenti
In questo mese e mezzo quasi di silenzio mi sono dedicato ad una dashboard per i risultati di wpscan che ho mostrato anche all’ultimo Festival ICT nel mio talk.
Spinoff di questa dashboard è un tool, wordstress che vuole essere un’alternativa al più blasonato wpscan ma dedicato unicamente al test whitebox.
Il problema di wpscan, secondo me, è che provando a fare enumerazione dei plugin e dei temi, poi fallisca nel rilevare la versione e quindi io mi trovo un report con dei falsi positivi. Questi falsi positivi devono essere analizzati e filtrati e questo si traduce in lavoro per l’appsec guy… che sono io. Visto che la mia battaglia per i prossimi anni è “automatizzare l’automatizzabile”, questa parte di analisi voglio farla sparire.
Voglio quindi lavorare installando sul blog un plugin, che devo ancora scrivere, che mi dica i plugin e i temi installati con l’esatta versione. Con risultati più accurati io posso dedicarmi ad ammirare la dashboard e ad indirizzare le reali vulnerabilità che vengono rilevate.
L’effetto ciucciotto
Mia figlia Anna, e Daniele prima di lei, ama i suoi ciucci. Ci sono giorni che non ne può fare a meno. Che cadano per terra, si intrufolino in pertugi o siano lindi ed immacolati per lei non fa importanza. Il ciucciottamento felice è un bel passatempo.
Ecco, wordpress è come il ciucciotto di Anna; attira vulnerabilità e issue di sicurezza con la velocità con la quale un ciucciotto cadendo per terra attira batteri e bacilli.
Volendo fare un’iperbole, wordpress è il windows delle applicazioni web.
In passato è stato martoriato, ora è un po’ più robusto, ma a naso1 per una versione X, escono almeno 3 issue di security al mese.
CVE-2014-9034
Il 25 Novembre, è uscita la vulnerabilità (CVE-2014-9034) che interessa le versioni di wordpress antecedenti alla 4.0.1. La classe class-phpass.php non gestisce bene password lunghe durante la fase di hashing, questo permette ad un attaccante di causare un denial of service facendo una serie di richieste con password lunghe, facciamo dalle migliaia di caratteri in su.
La PoC per sfruttare la vulnerabilità è disponibile in rete ed è molto semplice: faccio una POST con una password di un milione di caratteri e ripeto questa POST tante volte.
Il problema è nella libreria phpass di Solar Designer che quando esegue l’hash di una password lunga, usa troppa CPU. Stesso problema che ha afflitto Drupal di recente, visto che entrambi usano questa libreria.
La versione corretta della libreria phpass, introduce un controllo sulla lunghezza della password nella funzione HashPassword.
Lo stesso controllo nella routine CheckPassword
Se quindi siete impossibilitati ad aggiornare Wordpress per qualche ragione incomprensibile che non voglio neanche conoscere, potete fare patching della libreria rimanendo alla versione di wordpress che avete installato. Attenzione però, che questi due controlli rimediano solo questa issue, non le altre.
Come si vede dal post sulla mailing list per l’assegnazione dei CVE, ci sono altre issue di security sempre censite lo stesso giorno e coperte dalla release 4.0.1 che, ovviamente, è la soluzione ai problemi… di questo inizio di inverno.
Off by one
Wordpress è bersagliato, complice il fatto di essere leader del mercato delle piattaforme di blogging. Potrebbe essere un vanto questo. Il problema semmai è nostro.
Aggiorniamo i nostri wordpress? Controlliamo i plugin ed i temi? Manteniamo il nostro codice? Disaccoppiamo il codice custom dal core?
Se lo facciamo, sarà come dare sempre una rinfrescata al nostro ciucciotto.
Enjoy it!
UPDATE
So che il lettore fedele lo sa già, ma lanciare il poc su un blog che non si è autorizzati a testare, è un reato da codice penale praticamente da ogni parte del mondo. Quindi, fatelo solo per test sui wordpress vostri o della società alla quale appartenete.
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ho osservato un po’ qualche versione, ma non ho fatto una statistica vera. ↩
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