Paolo Perego
Paolo Perego Specialista di sicurezza applicativa e certificato OSCE e OSCP, amo spaccare e ricostruire il codice in maniera sicura. Sono cintura nera di taekwon-do, marito e papà. Ranger Caotico Neutrale, scrivo su @codiceinsicuro.

Propositi e previsioni per la sicurezza applicativa nel 2015

Propositi e previsioni per la sicurezza applicativa nel 2015 Photo by on Unsplash
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Oggi è il 29 Dicembre e mancano due giorni alla fine dell’anno. E’ il classico momento dove ci si ferma e si fa il punto di dove si è arrivati, come si è arrivati e dove andremo l’anno prossimo.

Il 2014 è stato l’anno di lancio di codiceinsicuro, con i post sul fenomeno heartbleed. Scrivere regolarmente è decisamente difficile, un po’ meno di scrivere in inglese su armoredcode.com ma neanche poi molto1.

Il 2014 è stato un anno pieno di ransomware con cryptolocker, cryptowall e compagnia cantante.

Ho visto PC di insospettabili, infettarsi per un click di troppo su di un innocuo allegato PDF che parlava di una fattura proveniente da lidi esotici. Ho visto siti di campioni con XSS banali sulle pagine di ricerca o su siti di blasonati enti, a proposito sto aspettando che lo sviluppatore mi dia retta prima di rendere pubblico un xss su un plugin di wordpress. Il codice sarà pure open ma che fatica rincorrere lo sviluppatore.

Ho visto siti blasonati cadere per una SQL Injection e nulla mi fa pensare che le cose miglioreranno l’anno prossimo, anzi.

Da una parte il 2015 continuerà ad essere l’anno delle web porcate; codice messo online senza il minimo testing e inesorabilmente bucato. Continueremo a vedere meccanismi di login e gestione della sessione deboli e mal progettati, continueranno a rimanere inascoltati i moniti di non reiventare la ruota ed utilizzare framework ed algoritmi noti e robusti per gestire password, ruoli delle utenze e reset password.

Dall’altra parte mi immagino il 2015 come l’anno dell’esplosione di malware e attacchi mirati su Mac e Smart TV. Sinceramente non so spiegarmi perché sentiamo l’urgenza di connettere una televisione ad Internet aggiungendo intelligenza anche quando non serve. Ci sono aggeggi come roku, chromecast, i decoder del digitale terreste o del satellite, perché esporre un altro apparato, difficilmente difendibile, su Internet?

Non lo so, ma secondo me non manca molto ad un articolo catastrofico sulla carta straccia nazionale che racconta di televisione comandate da legioni di hackers malvagi. Escludendo la scomoda domanda: ma chi ce l’ha messa quella TV su Internet? Ma chi ha scritto quel software, prima di metterlo sulla TV alla mercé di un consumatore qualsiasi, l’ha testato?

Il 2015 potrà essere anche l’anno dell’Internet of Things, altro brand marchettaro che ci vuole convincere che è estremamente figo e popolare essere completamente connessi anche con dispositivi di domotica avanzata. Questo è assolutamente vero, sogno una casa in montagna dove posso controllare il mio riscaldamento con la mia applicazione… ma non se questo vuol dire esporre il mio termostato con un IP pubblico.

Il progresso deve andare di pari passo con una robusta progettazione, altrimenti significa andare avanti AC/DC2

Spero molto che tutto l’entusiasmo verso startup, silicon valley e campioni digitali sia accompagnato ad una robusta e sicura progettazione di servizi a valore aggiunto per le persone.

E’ inutile buttare online un prodotto frutto di mesi di notti insonni, quando il primo script kiddie, può distruggere il nostro business con uno dei tanti tool sul web. E’ inutile pensare di parlare di innovazione tecnologica di un paese senza affrontare il tema della sicurezza, senza sensibilizzare gli utenti sui rischi di condividere tutto sui social network o su cliccare compulsivamente sulle richieste di gioco di Farmville o su quel bellissimo PDF che parla di una fattura da pagare.

Il 2015 sarà ancora l’anno della convergenza dei tool di test per le applicazioni web verso l’analisi ibrida del codice; analisi statica + test dinamico. I tool che non supportano applicazioni mobile presto scompariranno per selezione naturale, così come i tool che non offriranno API per integrarsi con strumenti di altri vendor o per integrarsi con script fatti ad hoc.

Mi auguro di cuore che il 2015 sarà finalmente l’anno dell’awareness. La security non può essere considerato un peso inutile su un progetto; è un atteggiamento questo pericolo ed irresponsabile. Gli attacchi informatici esistono e non interessa a nessuno attaccare una banca… tutti puntano ad attaccare società generiche che fanno business.

Non ci credete? Guardate cosa succede in America dove le aziende sono obbligate per legge a dichiarare quando subiscono un’intrusione. Il report è aggiornato al 23 Dicembre e l’1,4% degli attacchi andati a buon fine era rivolto al settore bancario e finanziario. Ancora convinti che voi siete al sicuro perché non siete una banca?

Alla fine spero vivamente che il 2015 sia un felice anno per tutti voi appassionati di sicurezza applicativa, hacker o smanettoni in genere. Spero lo passiate imparando cose nuove e fiche.

Io surferò il mio nuovo trip l’analisi di malware e lavorerò a dawn e wordstress.

A tutti quanti, buon 2015… and enjoy!

  1. non ho più alibi per i typo :-( 

  2. A Cazzo di Cane, francesismo per ribadire bene il concetto. 

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