Paolo Perego
Paolo Perego Specialista di sicurezza applicativa e certificato OSCE e OSCP, amo spaccare e ricostruire il codice in maniera sicura. Sono cintura nera di taekwon-do, marito e papà. Ranger Caotico Neutrale, scrivo su @codiceinsicuro.

La code review è ancora sexy?

La code review è ancora sexy? Photo by on Unsplash
439 parole - Lo leggerai in 2 minuti

Viviamo in un mondo del lavoro dove lo skill shortage viene combattuto cercando malware analyst, threat hunter ed esperti in penetration test. Ma persone che si occupano anche di sicurezza applicativa ce ne sono ancora? La code review ha ancora fascino?

Che poi, diciamocelo, nell’immaginario collettivo tutti sono lì a scrivere exploit con una Kali Linux ed un cappuccio nero in testa. Nella realtà dei fatti, quello che serve è qualcuno che il software sicuro lo aiuti a creare.

Fascino senza tempo

Diciamocela tutta: progettare, scrivere e rivedere il codice affinché sia sicuro e robusto è difficile ma è una cosa affascinante.

Innanzitutto, creare software è bello. Parti da un’idea e crei qualcosa che verrà usato da altre persone, possibilmente, rispondendo a delle loro necessità.

Fare una code review quindi implica tu sappia scrivere del software e questa è una cosa dalla quale chi si occupa di security non può scappare. Certo, se ti piace solamente la parte di compliance e quindi sei attento unicamente alle normative, potresti anche farne a meno ma se operi in qualsiasi altro ambito… bhé il codice devi saperlo scrivere.

Quindi, lavorare su software altrui, sia esso un collega o uno sviluppatore di una libreria opensource, trovata su Github, è affascinante.

Il software giusto

Trovare un software che faccia code review al nostro post è una bella utopia. Non esiste qualcosa che ragioni al posto nostro, anche se il commerciale del vendor avrà detto machine learning e blockchain, le buzzword che non devono mai mancare nelle presentazioni del 2020.

Possiamo scegliere qualcosa che ci aiuti ed in questo caso dovremmo decidere se sposare l’approccio dell’analisi del codice sorgente vero e proprio o del bytecode compilato, quando possibile ovvero quando non stiamo analizzando linguaggi interpretati come php o ruby.

L’approccio che a me piace di più è quello di analizzare l’output del compilatore. In questo modo andrò a verificare quello che effettivamente è in esecuzione in produzione, al netto di ottimizzazioni fatte dal compilatore stesso.

Cervello ed esperienza

Quello che poi fa la differenza, in un buon esperto di application security è il suo cervello e quanta esperienza ha maturato leggendo, studiando e smontando codice. Dopotutto, fare una code review e fare il reverse di un binario, non è concettualmente differente. In quest’ottica appare chiaro come l’intervento manuale è qualcosa di imprescindibile e analizzare un codice alla ricerca di modi per poterlo bucare è tanto affascinante quanto analizzare un binario per capire se è malevolo o no.

Come acquisto esperienza nella code review? Github o Gitlab sono pieni di progetti opensource che non aspettano altro che specialisti e patch :)

Enjoy it!

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