Il mio primo anno in SUSE
Esattamente un anno fa, ero nel posto dove sono ora, ovvero un piccolo ufficio che ho affittato vicino Milano per avere un po’ più di privacy e concentrazione.
Un anno fa stavo entrando in un mondo nuovo e complesso. Un mondo fatto di analisi di codice, di attività di fuzzing, di formazione. In questo anno ho fallito l’esame per OSWE, ho fatto un viaggio in Germania, praticamente uso solo l’inglese durante il giorno, sono diventato il backup del security champion per il SUSE Manager, un prodotto basato su uyuni, ho trovato 4 CVE e mi sono divertito.
Ammetto che era tanto che non mi diventivo andando al lavoro ed il fatto che questo anno sia volato senza neppure un RANT, (chi sa quanto ranto, se legge può confermare), è una grande testimonianza. In questo primo anno da susino, mi sono divertito, ho amato ogni singolo momento e spero sia il primo di una lunga lista.
La mia vita, con un lavoro full remote è cambiata drasticamente. A volte la solitudine fa capolino, tuttavia la libertà e la flessibilità nella gestione del mio tempo, il riconoscimento dei risultati ottenuti e la mentalità di una big tech, così diversa da tutte le società italiane che ho avuto la fortuna di incrociare sulla mia strada, mi ripagano di qualche pausa caffé o della goliardia del pranzo coi colleghi.
Prossimamente ritornerò a fare public speaking.
Il prossimo 25 marzo sarò all’Owasp Meetup dove parlerò proprio del mio lavoro in SUSE, degli impatti sull’opensource e di quanto imparato in quest’anno.
A settembre invece, sarò come community di openSUSE al romhack camp. Quindi se volete uno sticker o partecipare a qualche attività carina che sto preparando, fatevi trovare là e fatevi trovare pronti.
Da tanto non avevo questa bella e positiva energia. Me la tengo stretta e la auguro anche ad ognuno di voi che sta leggendo.
Enjoy it!
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