Questa volta le web radio non c’entrano. Questa volta, la contestazione contro il neo presidente degli Stati Uniti, eletto democraticamente, vale sempre la pena ricordarlo, spinge ad un hack interessante.

Sembra che una vulnerabilità in come il segnale FM venga distribuito in bassa potenza, da parte di alcuni trasmettitori, abbia consentito ad un gruppo di protesta contro Trump, di mandare in onda sulle frequenze di alcune stazioni radio del paese la canzone “Fuck Donald Trump”.

Sicuramente anche questa è democrazia, però, visto l’elevato astensionismo, mi viene da chiedere se tutta questa folla che protesta era alle urne quel giorno.

Spero di sì, per loro.