Paolo Perego
Paolo Perego Specialista di sicurezza applicativa e certificato OSCE e OSCP, amo spaccare e ricostruire il codice in maniera sicura. Sono cintura nera di taekwon-do, marito e papà. Ranger Caotico Neutrale, scrivo su @codiceinsicuro.

Quando l'opale non è più trasparente

624 parole - Lo leggerai in 3 minuti

Proprio mentre impazzano le croniche polemiche sui presepi a scuola1, ieri sul repository github di opal è apparsa questa issue. Elia Schito è un ottimo sviluppatore ed è anche una persona molto religiosa. Ora, io lo conosco poco, e non vorrei essere frainteso… intendo molto religiosa perché apertamente lo scrive sulle sue bio, nel suo lavoro di ogni giorno su Opal o nella community italiana di Ruby è solamente un senor professionista.

Elia, su twitter2 dovrebbe aver espresso una propria posizione contro le persone transessuali ed il loro distacco dalla realtà. Non essendo più disponibile il tweet, prendete questa frase con il beneficio del dubbio, è quello che viene citato in questo [thread] che reputo ridicolo e svilente.

In un progetto opensource è meglio essere politically correct, quindi un po’ paraculi, oppure essere una persona competente?

Io, che non sono politicamente corretto quasi mai, potete immaginare da che parte sto. Tuttavia in questo caso, la cosa più grottesca, è che l’opinione di Elia non è stata portata all’interno del gruppo di lavoro. Se avesse detto, che le persone con un’inclinazione sessuale diversa dalla propria non avessero potuto produrre del buon codice, bhé allora avrei opinato anche io, ma il suo discorso è stato portato in un contesto generale.

Chi lo critica, lo fa non accorgendosi che si trova all’estremo opposto delle idee espresse nel tweet incriminato ma sta facendo lo stesso processo alle intenzioni che tanto sta condannando.

In un progetto software, l’importante è la qualità del prodotto. La community che si costruisce, per definizione stessa, è anarchica e tende, come in natura, a stare in uno stato di equilibrio. Quando qualcuno altera lo stato di equilibrio, la community stessa tende a riportare le cose sul binario dell’equilibrio.

Questa storia è brutta, ma sottolinea un fatto. La gente non tollera chi ha idee diverse dalle proprie. E non è una questione di religione, la gente è diventata intollerante a prescindere. Per mascherare poi la propria intolleranza, si tente ad essere un po’ ignavi… un po’ paraculi, non prendere mai una posizione, fare sorrisini a destra e a manca.

Mi stomaca più questo, di un’idea personale forte basata su convinzioni personali e sulla quale io, come persona, posso essere d’accordo o meno.

Continua con il tuo ottimo lavoro Elia, al progetto Opal fai solo del bene.

Enjoy it!

UPDATE

Elia stesso, mi fa notare che il tweet incriminato sia ancora disponibile qui. Qui la denuncia, o presunta tale, sulla sua opinione sui transessuali. Qui si inizia a mischiare opinioni personali e sviluppo.

A distanza di 2 mesi continuo a pensare che le opinioni di Elia non c’entri una beneamata con la sua capacità di contribuire ad un progetto opensource, né tanto meno con la sua professionalità.

  1. sui presepi a scuola, la polemica è sterile e denota un’ignoranza clamorosa da tutte le parti coinvolte. Cristo è un profeta citato dal Corano, spiegatemi quale osservante del Corano si scandalizzerebbe nel vedere raffigurata la natività. Come i nostri politici strumentalizzano la scuola per le proprie battaglie ideologiche è vomitevole. Invece di portare il presepe, richiamando alle radici cristiane, dimenticandosi per un attimo che divorziare non rientra nelle radici di cui sopra, che il peculato non rientra nelle radici di cui sopra e mille altri esempi, dicevamo invece di pensare al presepe che portassero i tricolori, le foto del presidente, il materiale didattico, gli insegnanti di sostegno. Questo manca alla scuola e manca tutto l’anno, non solo a Natale. 

  2. il profilo è stato rimosso, non posso fare fact checking

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